Il disco intervertebrale è un materiale fibrocartilagineo tra ciascuna vertebra. Serve a proteggere e assorbire gli urti nella colonna vertebrale durante l’attività fisica. Quando il disco intervertebrale va fuori posto, può premere sui nervi e semplici movimenti risultano estremamente dolorosi. Questo è anche noto come ernia del disco. Alcuni pazienti che soffrono di ernia del disco possono essere trattati non chirurgicamente con terapia fisica e antidolorifici, ma ci sono situazioni in cui è necessario un intervento chirurgico. In questo caso, il veterinario può rimuovere il disco intervertebrale danneggiato e sostituirlo attraverso una piccola incisione.

I tipi di chirurgia del disco intervertebrale includono:

• Emilaminectomia per colonna vertebrale toracolombare (schiena)
• Minilaminectomia
• Ventral slot per colonna cervicale (collo)
• Laminectomia dorsale per colonna lombare o cervicale

Il dolore nella parte bassa della schiena, noto anche come sciatica, è solitamente causato dal pizzicamento delle radici nervose. Il veterinario può decomprimere quest’area rimuovendo la piccola porzione di osso che irrita la radice del nervo. Un’altra soluzione a questo problema è l’esecuzione di un intervento di fusione spinale. Ciò comporta l’innesto dell’osso per arrestare il movimento nel segmento vertebrale che contiene il nervo schiacciato.

DAWS o sindrome di Wobbler associata al disco è un altro disturbo correlato alla colonna vertebrale che colpisce il canale cervicale e causa la compressione del midollo spinale. Ciò può provocare degenerazione del disco, instabilità spinale, dolore e perdita di mobilità.

Oggi è possibile eseguire rimozioni di tumori cerebrali e spinali in maniera meno invasiva e con maggiore accuratezza e precisione. Se c’è un segno di un tumore maligno dai test diagnostici, i veterinari attraverso un piccolo foro nell’osso possono rimuovere con cura il tumore per prevenire ulteriori danni.

L’idrocefalo è l’accumulo di liquido cerebrospinale nei ventricoli all’interno del cervello. Normalmente, il liquido cerebrospinale agisce come un cuscinetto fornendo una protezione meccanica e regola il flusso sanguigno cerebrale.
Per prevenire danni al cervello, il veterinario può posizionare chirurgicamente uno shunt ventricolo-peritoneale all’interno del ventricolo del cervello per dirigere il fluido lontano dal cervello e ristabilire un flusso regolare di liquido cerebrospinale.

Sfortunatamente, gli animali domestici attivi sono più soggetti a lesioni. Una frattura spinale, tuttavia, è molto più grave di un arto rotto o di un legamento slogato. I frammenti ossei causati dall’incidente possono pizzicare e danneggiare importanti nervi spinali, portando alla disfunzione di altre parti del corpo. Il veterinario può alleviare il dolore e trattare il problema nella fase iniziale per evitare eventuali danni a lungo termine.

Tre azioni sono particolarmente efficaci per trattare le fratture vertebrali:

• Vertebroplastica
• Cifoplastica
• Chirurgia della fusione spinale

Incidenti ad alto impatto come incidenti stradali o cadute da grandi altezze possono provocare una frattura del cranio. Molto probabilmente una rottura nell’osso del cranio guarirà da sola, ma ci sono momenti in cui è necessario un intervento chirurgico. Il veterinario può guidare e accelerare il processo di guarigione rimuovendo frammenti del cranio e prescrivendo farmaci antidolorifici.

L’articolazione atlantoassiale si trova tra la prima e la seconda vertebra. Quando c’è un movimento eccessivo tra queste due vertebre a causa di un trauma, questa anormalità può provocare un’instabilità atlantoassiale. Se sono coinvolti il midollo spinale o le radici nervose circostanti, possono esserci effetti collaterali neurologici. Il neurochirurgo veterinario può stabilizzare la regione atlantoassiale con un intervento chirurgico.

Una craniotomia, o apertura del cranio, potrebbe essere essenziale per molti tipi di intervento chirurgici.

CHE COSA È
Una operazione chirurgica al cranio. 

COME SI OPERA
È prevista l’anestesia totale.

A COSA SERVE
A trattare patologie: dalle neoplasie cerebrali (meningiomi ecc.) a disturbi congeniti o acquisiti (idrocefalo, trauma ecc.), alla decompressione di fratture delle ossa craniche in seguito a traumi.

CHE COSA GENERA
Permette di alleviare sofferenze enormi, accompagnate spesso da convulsioni causate da masse impercettibili agli occhi.

CHE COSA È
Una operazione chirurgica al cranio.

COME SI OPERA
È prevista l’anestesia totale.

A COSA SERVE
trattare patologie: dalle neoplasie cerebrali (meningiomi ecc.) a disturbi congeniti o acquisiti (idrocefalo, trauma ecc.), alla decompressione di fratture delle ossa craniche in seguito a traumi.

CHE COSA GENERA
Permette di alleviare sofferenze enormi, accompagnate spesso da convulsioni causate da masse impercettibili agli occhi.

CHE COSA È
Un prelievo di campioni nervosi e muscolari utile quando costituisce la fase finale di un corretto approccio al sistema nervoso periferico (esame neurologico, esami di laboratorio, elettrodiagnostica).

COME SI OPERA
E prevista anestesia totale

A COSA SERVE
Permette di riconoscere il tipo di patologia muscolare in corso o di alterazione dei nervi.

CHE COSA GENERA
Integrata con la elettrodiagnostica, permette di dare una risposta alle complesse patologie del sistema nervoso periferico.